LA RIZOARTROSI
Per rizoartrosi s’intende l’artrosi dell’articolazione della base del pollice. È molto più comune di quello che si pensa ed è spesso associata alla Sindrome del Tunnel Carpale.
Questa artrosi, che è appannaggio quasi esclusivo del sesso femminile, è di fatto la degenerazione dell’articolazione alla base del pollice, provoca intensi dolori nell’utilizzo della mano e una riduzione della forza spesso legata ad attività come il cucire o il ricamare; la paziente spesso riferisce che gli oggetti le cadono di mano!
Questi sintomi inoltre, se la malattia persiste da lungo tempo (anni) possono portare all’atrofia dei muscoli alla base del pollice ed evidente deformità dello stesso pollice. Accanto ai sintomi clinicamente evidenziabili, la diagnosi può essere confermata dal semplice studio radiografico standard.
Questa patologia è più frequente come già accennato tra le donne di mezza età e soprattutto nel periodo perimenopausale.
La rizoartrosi può essere associata a un processo infiammatorio cronico dei tendini flessori delle dita, comunemente detto “dito a scatto” (trigger finger) o a infiammazione dei tendini a livello del polso e allora si parla di tenosinovite. Il trattamento di queste tenosinoviti è spesso diretto a diminuire l’infiammazione dei tendini; perciò l’infiltrazione con acido jaluronico o con steroidi può portare alla riduzione dell’infiammazione e ad un benessere momentaneo, con la riduzione del dolore.
Se la rizoartrosi è in uno stato iniziale il più semplice trattamento, senza uso di farmaci, è l’utilizzo di un tutore ortopedico adeguato. Questo tutore permette al paziente di controllare il polso durante le sue attività quotidiane, limitando i movimenti dell’articolazione già parzialmente degenerata.
Infine se la paziente non risponde a trattamenti conservativi, non resta che l’intervento chirurgico; anche intorno alla chirurgia si dice molto e a volte a sproposito. La gente pensa che si potrebbe perdere l’uso della mano sottoponendosi all’intervento chirurgico; ma la verità è che la chirurgia da buoni risultati.
L’intervento consiste nel rimuovere la fonte dell’artrosi e perciò del dolore, ossia togliere in parte o totalmente quell’”ossicino” (trapezio) alla base del pollice che ormai deformato non ha più nessuna funzione. Questo permette un aumento del movimento del pollice stesso, una lieve riduzione della forza, ma soprattutto la remissione del dolore!
Il metodo chirurgico che comunemente utilizzo è chiamato trapeziectomia, o emitrapeziectomia (ossia la parziale resezione del trapezio stesso). Questa procedura prevede un’incisione di circa 4 centimetri alla base del pollice attraverso la quale si giunge al trapezio e lo si asporta; poi viene eseguita una tenosospensione. Con questa tecnica, i tessuti molli vengono danneggiati in minima parte e perciò il dolore post-operatorio, se c’è, è minimo. Ciò permette anche di tornare alle più semplici attività quotidiane in circa 3 settimane, ed a una completa autonomia nell’uso della mano in 2-4 mesi.
Esiste inoltre una tecnica mini-invasiva che prevede la resezione parziale del trapezio con una incisione di circa 0,5cm senza tenosospensione, quindi con un recupero funzionale quasi immediato e completo, poiché minimo è il danno dei tessuti molli. Unico limite di questa tecnica è la gravità dell’artrosi in atto, è perciò necessario il giudizio dello specialista se poterla eseguire e in quali casi.
I risultati a lungo termine di questa tecnica sono buoni. Il paziente può lamentare dolore nella mano quando solleva un peso per lungo tempo, ma d’altro canto le complicanze di questo intervento sono piuttosto ridotte.
La rizoartrosi in conclusione è di agevole diagnosi e trattamento; perciò quando hai dolore alla mano, non attendere ma rivolgiti ad uno specialista, poiché si tratta di una patologia che necessita della valutazione di un chirurgo specializzato su questi problemi.